Il rilascio di un permesso di costruire per la realizzazione di un nuovo fabbricato residenziale comporta l'insorgere di un interesse legittimo del titolare del permesso alla proroga del termine per l'ultimazione dei lavori, ai sensi dell'art. 30, comma 3, del D.L. n. 69/2013, convertito in Legge n. 98/2013, il cui diniego da parte dell'amministrazione comunale deve essere adeguatamente motivato, tenendo conto della complessità dell'intervento edilizio autorizzato, delle eventuali difficoltà oggettive incontrate dal titolare del permesso nell'esecuzione dei lavori, nonché della necessità di assicurare la tutela dell'affidamento ingenerato nel privato a seguito del rilascio del titolo abilitativo. Il diniego di proroga, pertanto, può essere legittimamente opposto solo in presenza di ragioni imperative di interesse pubblico, che devono essere puntualmente esplicitate dall'amministrazione, non essendo sufficiente il mero riferimento alla scadenza del termine originariamente previsto per l'ultimazione dei lavori. Inoltre, l'interesse pubblico sotteso al diniego di proroga deve essere comparato con l'interesse del privato alla realizzazione dell'intervento edilizio autorizzato, al fine di verificare la ragionevolezza e la proporzionalità dell'atto amministrativo impugnato.