Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) può accertare l'esistenza di un'intesa restrittiva della concorrenza ai sensi dell'art. 101 TFUE e irrogare sanzioni amministrative pecuniarie alle imprese partecipanti, anche qualora il giudice amministrativo, in sede di impugnazione del provvedimento sanzionatorio, ritenga che l'intesa sia stata posta in essere solo da alcuni dei soggetti indicati dall'AGCM, senza che ciò comporti l'annullamento integrale del provvedimento. Il giudice amministrativo, in sede di sindacato di legittimità, non può sostituire la propria valutazione discrezionale a quella dell'AGCM, essendo tenuto a verificare la correttezza dell'istruttoria e della motivazione del provvedimento impugnato, senza poter riesaminare nel merito le scelte dell'Autorità. Inoltre, l'istanza di rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia UE ai sensi dell'art. 267 TFUE è inammissibile quando riguarda questioni attinenti al merito della controversia e non al tema della giurisdizione.