Cassazione penale Sez. II sentenza n. 49337 del 21 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:49337PEN

Massima

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Il reato di danneggiamento semplice, di cui all'articolo 635 comma 1 del codice penale nel testo previgente, è stato successivamente abrogato dal Decreto Legislativo n. 7 del 2016, per cui il fatto non è più previsto dalla legge come reato. In tali ipotesi, il giudice dell'impugnazione non può decidere ai soli effetti civili, ma deve revocare le relative statuizioni contenute nella sentenza impugnata, in quanto le condotte di danneggiamento non aggravato costituiscono ora illeciti civili sottoposti a sanzione pecuniaria amministrativa. Pertanto, in caso di condanna pronunciata per un reato successivamente depenalizzato, il giudice dell'impugnazione è tenuto ad annullare senza rinvio la sentenza impugnata e a revocare le statuizioni civili, non potendo più pronunciarsi sugli effetti civili del fatto ormai qualificato come illecito amministrativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - rel. Consigliere

Dott. ALMA Marco M. - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/06/2015 della Corte di Appello di Venezia;
PARTE CIVILE:
(OMISSIS);
visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere dr. Luigi Agostinacchio;
sentito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. Stabile Carmine, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata perche' il fatto non e' piu' previsto dalla legge come rea…

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