Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 27586 del 15 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:27586PEN

Massima

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Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990, articolo 73 ha natura giuridica di norma a più fattispecie alternative, per cui deve escludersi il concorso formale di reati quando un unico fatto concreto integri contestualmente più azioni tipiche previste dalla norma, poste in essere senza apprezzabile soluzione di continuità dallo stesso soggetto ed aventi come oggetto materiale la medesima sostanza stupefacente. Pertanto, qualora la cessione di una dose di sostanza stupefacente e la successiva detenzione della medesima sostanza siano contestuali e riconducibili a un unico contesto spazio-temporale, le relative condotte devono essere ricondotte all'unitarietà del fatto e assoggettate al principio dell'assorbimento, senza applicare il vincolo della continuazione. Il giudice di merito, nel valutare la concessione delle circostanze attenuanti generiche, non è tenuto ad esaminare analiticamente ogni singola deduzione difensiva, essendo sufficiente l'indicazione degli elementi di preponderante rilevanza ritenuti ostativi alla concessione del beneficio. Inoltre, la determinazione della pena, anche in relazione agli aumenti ed alle diminuzioni previsti per le circostanze aggravanti ed attenuanti, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, la cui valutazione non è censurabile in sede di legittimità se sorretta da adeguata motivazione e non frutto di mero arbitrio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Mariarosar - rel. Presidente

Dott. VIGNALE Lucia - Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. D'ANDREA Alessandro - Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/11/2020 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Presidente Dr. MARIAROSARIA BRUNO.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appello di Palermo, con sentenza resa in data 25/11/2020, ha confermato la pronuncia di condanna emessa a carico di (OMISSIS) per il reato di cui all'articolo 81 cpv. c.p., Decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990, arti…

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