Cassazione penale Sez. I sentenza n. 7986 del 21 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:7986PEN

Massima

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Il dolo eventuale sussiste quando l'agente, pur non avendo voluto direttamente l'evento lesivo, ha agito accettando il rischio che esso si verificasse, in presenza di una condotta caratterizzata da una violenza sproporzionata rispetto al fine perseguito e da una prevedibilità dell'evento dannoso. Pertanto, il reato di omicidio volontario è configurabile anche quando l'agente, pur non avendo avuto l'intento di uccidere, ha posto in essere una condotta violenta e sproporzionata, tale da rendere altamente probabile il verificarsi dell'evento morte, senza che possa rilevare la mera affermazione di non avere voluto l'evento, in quanto il dolo eventuale si desume dagli elementi oggettivi della condotta. In particolare, la torsione violenta del collo, tale da provocare la dislocazione antalo-occipitale e la lesione midollare, integra gli estremi del dolo eventuale, in quanto l'agente, pur non avendo voluto direttamente la morte della vittima, ha accettato il rischio che essa si verificasse a causa della sproporzionata violenza della sua azione, essendo tale evento altamente prevedibile sulla base di elementari nozioni di comune esperienza. Pertanto, la mera affermazione dell'imputato di non avere voluto uccidere non è sufficiente a escludere il dolo eventuale, qualora gli elementi oggettivi della condotta dimostrino la prevedibilità e l'accettazione del rischio dell'evento morte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. BINENTI Rober - rel. Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/07/2017 della Corte di assise di appello di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. Roberto Binenti;
sentito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. Cardia Delia, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di assise di appello di Catanzaro, con la sentenza indicata in epigrafe…

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