Cassazione penale Sez. I sentenza n. 42296 del 15 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:42296PEN

Massima

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Il coinvolgimento di un soggetto in un'associazione di stampo mafioso, desumibile da intercettazioni telefoniche e ambientali che ne evidenzino il ruolo e le attività svolte nell'ambito dell'organizzazione criminale, integra gravi indizi di colpevolezza idonei a giustificare l'applicazione di misure cautelari personali, anche in assenza di una prova diretta della sua partecipazione all'associazione, in ragione della presunzione di pericolosità sociale connessa al radicamento dell'indagato nell'organizzazione mafiosa. Le esigenze cautelari possono essere adeguatamente motivate con riferimento alla gravità del reato contestato e al pericolo di reiterazione della condotta criminosa, senza necessità di una specifica valutazione della posizione individuale dell'indagato, in considerazione della natura e delle modalità di commissione del reato associativo. Le intercettazioni telefoniche ed ambientali disposte con decreti motivati per relationem, che facciano riferimento ad atti conoscibili dagli interessati, sono legittimamente utilizzabili, anche qualora siano state eseguite con impianti esterni alla Procura, purché sussistano le eccezionali ragioni di urgenza previste dalla legge, come nel caso di indagini finalizzate a prevenire la consumazione di gravi reati. Le videoriprese effettuate in locali privati, se disposte con le garanzie di legge, sono altresì utilizzabili ai fini probatori, a prescindere dall'esito delle stesse, in quanto il loro impiego è legittimo in sé, indipendentemente dalla valenza indiziaria che può essere loro attribuita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. URBAN Giancarlo - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AN. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 27/11/2006 TRIB. LIBERTA' di CATANIA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIORDANO UMBERTO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. SORRENTINO Federico, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

An. Gi. e' stato raggiunto da ordinanza di custodia in carcere emessa il 26/10/06 dal GIP del Tribunale di Catania perche' ritenuto gravemen…

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