Cassazione civile Sez. I ordinanza n. 2634 del 2 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:2634CIV

Massima

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Il creditore che agisce per l'adempimento di obbligazioni contrattuali, come il pagamento dei corrispettivi, deve provare la fonte negoziale o legale del proprio diritto, limitandosi ad allegare l'inadempimento della controparte. Tuttavia, ove il debitore contesti l'esatto adempimento dell'obbligazione e opponga un'eccezione di inadempimento, l'onere probatorio si inverte, sicché spetta al creditore dimostrare di aver esattamente eseguito la prestazione contestata. Pertanto, qualora il creditore non assolva tale onere probatorio, il suo diritto può essere legittimamente disconosciuto dal giudice, anche in presenza di riserve iscritte in contabilità, le quali attengono a ragioni di inadempimento opposte dalla controparte. Il giudice, inoltre, non è tenuto a disporre nuovi accertamenti peritali o l'esibizione di documenti, qualora ritenga tali incombenti inutili o superflui ai fini della decisione, purché tale valutazione sia adeguatamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TIRELLI Francesco - Presidente

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

Dott. SAMBITO ((omissis)) C. - Consigliere

Dott. VALITUTTI Antonio - Consigliere

Dott. MARULLI Marco - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 23707/2013 proposto da:
(OMISSIS) S.p.a., quale incorporante della (OMISSIS) s.p.a., in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che la rappresenta e difende, giusta procura a margine del ricorso;
- ricorrente -
contro
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in persona del Ministro pro tempore, domiciliato in Roma, Via dei Portoghesi n. 12, presso l'Avvocatura Generale dello Stato, che lo rapprese…

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