Cassazione penale Sez. III sentenza n. 35562 del 19 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:35562PEN

Massima

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Il possesso di un ingente quantitativo di materiale pedopornografico, suddiviso e conservato in molteplici supporti digitali, integra il reato di detenzione di materiale pedopornografico di cui all'art. 600-quater c.p., in quanto tale condotta rivela la consapevolezza e la volontarietà della detenzione, non essendo compatibile con un mero download involontario o con una conservazione casuale e inconsapevole. Inoltre, la disponibilità di programmi informatici finalizzati alla cancellazione di tracce di accesso e utilizzo dei file, unitamente alla persistenza di alcune immagini sin dal 2008, costituiscono ulteriori elementi idonei a comprovare l'elemento soggettivo del reato. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza della consapevolezza e volontarietà della detenzione, può legittimamente fare riferimento al dato quantitativo e alla modalità di conservazione del materiale, senza che sia necessario l'esame puntuale del contenuto di tutte le immagini sequestrate, specie ove tale verifica non sia stata espressamente richiesta dalla difesa. Tuttavia, in assenza di una motivazione espressa in ordine alla concessione o meno delle circostanze attenuanti generiche, la sentenza deve essere annullata limitatamente a tale profilo, con rinvio ad altra sezione della Corte di appello per la rideterminazione della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - rel. Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
Avverso la sentenza del 29/2/2016 della Corte di appello di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio limitatamente alla determinazione della pena, con inammissibilita' nel resto;
udite le conclusioni del difensor…

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