Cassazione penale Sez. III sentenza n. 15228 del 20 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:15228PEN

Massima

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Il reato di utilizzazione fraudolenta in dichiarazione di fatture per operazioni inesistenti, con riferimento sia alle imposte dirette che all'IVA, è integrato dalla sola inesistenza oggettiva delle prestazioni indicate nelle fatture, ovvero dalla diversità, totale o parziale, tra i costi indicati e quelli effettivamente sostenuti, nonché dalla inesistenza soggettiva, ossia dalla diversità tra il soggetto che ha effettuato la prestazione e quello indicato in fattura. Tale reato può riguardare solo una parte delle fatture di riferimento rispetto a un complessivo fatturato passivo, senza che ciò comporti necessariamente la contraddittorietà della motivazione, la quale deve essere interna alla sentenza e non meramente esterna rispetto agli elementi di prova. L'inesistenza oggettiva e soggettiva delle operazioni può essere desunta da una pluralità di elementi, quali la mancanza di contabilità, gli esiti investigativi circa l'assenza di operatività o la cessazione degli enti emittenti, i disconoscimenti di fatture e il carattere meramente formale assunto dagli apparenti amministratori, senza che la circostanza che alcuni di tali soggetti siano persone indigenti, malate o incompetenti escluda di per sé l'inoperatività delle società. In tali ipotesi, la valutazione complessiva degli elementi probatori, anche se non tutti esaminati, non dà luogo a vizi di contraddittorietà della motivazione, trattandosi di censure meramente fattuali e generiche, non idonee a giustificare l'annullamento della sentenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ANDREAZZA Gastone - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/11/2020 della Corte di Appello di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CERRONI Claudio;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale SECCIA Domenico A.R., che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 6 novembre 2020, la Corte di Appello di Torino ha confermato la sentenza del 19 dice…

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