Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2602 del 2022

ECLI:IT:TARMI:2022:2602SENT

Massima

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La presentazione di un'istanza di sanatoria edilizia ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 priva di efficacia il provvedimento di demolizione precedentemente adottato dall'amministrazione, imponendo a quest'ultima l'obbligo di adottare un nuovo provvedimento espresso in riscontro alla richiesta di sanatoria. Tale principio, consolidato nella giurisprudenza amministrativa, trova applicazione anche nei casi in cui l'istanza di sanatoria sia stata presentata successivamente all'adozione del provvedimento di demolizione, in quanto la presentazione della domanda di sanatoria, pur tardiva, determina comunque la caducazione del precedente ordine di ripristino dello stato dei luoghi. L'amministrazione, pertanto, è tenuta a valutare la domanda di sanatoria e ad adottare un nuovo provvedimento espresso, senza poter far valere l'intervenuta inottemperanza all'ordine di demolizione. Ciò in quanto il diritto del privato di presentare l'istanza di sanatoria, previsto dalla legge, non può essere pregiudicato dal mero decorso del termine assegnato per l'esecuzione dell'ordine di demolizione. La presentazione della domanda di sanatoria, anche se successiva all'adozione del provvedimento di demolizione, determina quindi la caducazione di quest'ultimo, imponendo all'amministrazione l'obbligo di valutare la richiesta di sanatoria e di adottare un nuovo provvedimento espresso in merito, senza poter far valere l'intervenuta inottemperanza all'ordine di ripristino.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/11/2022

N. 02602/2022 REG.PROV.COLL.

N. 00254/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 254 del 2021, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico presso il loro studio in Milano, Galleria del Corso, 2;

contro

Comune di Seregno, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Milano, via ((omissis)), 1;

per l'annullamento

a) dell’ordinanza dirigenziale del 03.12.2020 n. 247, avente ad oggetto il ripristino dello …

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