Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5352 del 5 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:5352PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità penale per il reato di diffamazione a mezzo social network non può essere affermata sulla base di meri indizi, per quanto gravi, precisi e concordanti, qualora non sia stata adeguatamente verificata la riferibilità del messaggio diffamatorio al soggetto imputato, in particolare attraverso l'accertamento dell'indirizzo IP di provenienza del post e dei tempi e orari della connessione, nonché l'esclusione della possibilità che il nickname utilizzato sia stato abusivamente impiegato da terzi. La motivazione della sentenza di condanna deve confrontarsi in modo esaustivo con tutte le argomentazioni difensive volte a mettere in dubbio la paternità del messaggio da parte dell'imputato, senza potersi limitare a valorizzare elementi indiziari che, pur potendo apparire convergenti, non escludano ragionevolmente altre ipotesi ricostruttive. Il principio di valutazione della prova secondo criteri di logicità e razionalità, imposto dall'art. 192 c.p.p., comma 2, impone al giudice di motivare adeguatamente il superamento di tutti i dubbi prospettati dalla difesa circa l'effettiva riferibilità del fatto all'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/10/2016 della Corte di appello di Lecce;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Barbara Calaselice;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. MIGNOLO Olga che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore della parte civile, avv. (OMISSIS) in sostituzione dell'avv. (OMISSIS), che ha concluso riportandosi all…

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