Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10660 del 13 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:10660PEN

Massima

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Il messo notificatore nominato dal concessionario del servizio di riscossione, ai sensi del D.Lgs. n. 112 del 1999, art. 45, riveste la qualifica di pubblico ufficiale, in quanto svolge un'attività essenziale del processo di riscossione, quale la notifica della cartella esattoriale, inserita nell'ambito dell'attività della società concessionaria che persegue finalità di interesse generale. Pertanto, la condotta del messo notificatore che attesta falsamente di aver notificato a mani proprie la cartella esattoriale, quando in realtà il destinatario non l'ha ricevuta, integra il reato di falso ideologico in atto pubblico fidefacente di cui all'art. 479 c.p. La qualifica di pubblico ufficiale del messo notificatore non viene meno per il fatto che egli sia dipendente di una società di poste private, in quanto l'attività da lui svolta è comunque funzionale all'esercizio di pubbliche funzioni. Inoltre, il tentativo di notifica effettuato dal messo notificatore fa piena prova solo della dichiarazione da lui resa, senza costituire prova della verità sostanziale di quanto attestato, essendo onere dell'imputato dimostrare l'esistenza di circostanze che possano aver indotto in errore il pubblico ufficiale, come ad esempio la presenza di un soggetto diverso dal destinatario della cartella che ne abbia rifiutato il ricevimento. Pertanto, la mera allegazione di una situazione anagrafica diversa da quella accertata non è sufficiente a superare la presunzione di veridicità dell'attestazione del pubblico ufficiale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/11/2021 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BORRELLI PAOLA;
lette le conclusioni del Procuratore generale TASSONE KATE, che ha chiesto l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata;
lette le conclusioni dell'Avv. CARUSO CARLO ALBERTO, per il ricorrente, che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.…

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