Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41959 del 25 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:41959PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il ricorso per cassazione avverso il provvedimento applicativo di una misura cautelare custodiale, divenuta inefficace per revoca o scadenza, è inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse, a meno che l'interessato non deduca specificamente e motivatamente l'interesse a coltivare l'impugnazione ai fini del riconoscimento della riparazione per ingiusta detenzione. In assenza di tale deduzione personale, la dichiarazione di inammissibilità non comporta la condanna del ricorrente alle spese del procedimento né al pagamento della sanzione pecuniaria, in adesione alla costante giurisprudenza di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella - rel. Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza in data 9/03/2012 del Tribunale del riesame di Palermo n. 314/2012.

Visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, STABILE Carmine, il quale ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso per sopravvenuta ca…

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