Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 31547 del 23 agosto 2022

ECLI:IT:CASS:2022:31547PEN

Massima

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Il reato di corruzione impropria non sussiste quando le utilità ricevute dal pubblico ufficiale sono correlate a prestazioni estranee ai suoi compiti istituzionali e non rientranti nell'esercizio della sua funzione pubblica, in quanto in tal caso difetta il nesso causale tra il compenso illecito e l'asservimento della funzione pubblica. Ai fini della configurabilità del reato di corruzione impropria è necessario che l'accordo corruttivo sia finalizzato al compimento di atti contrari ai doveri d'ufficio del pubblico ufficiale, mentre la mera dazione di utilità per prestazioni extra-lavorative, seppur retribuite, non integra gli estremi del reato in assenza del predetto nesso funzionale. Il giudice è tenuto a verificare con rigore la sussistenza di tale nesso causale tra il compenso illecito e l'esercizio distorto della funzione pubblica, non potendo desumerlo automaticamente dalla mera dazione di utilità in favore del pubblico ufficiale. La qualificazione giuridica del fatto deve essere effettuata sulla base di un'accurata ricostruzione degli elementi costitutivi del reato, senza operare forzature o estensioni analogiche non supportate da un'adeguata motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. VIGNA M. S. - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - rel. Consigliere

Dott. DI GIOVINE Ombretta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di appello di Torino del 14 dicembre 2021;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Paterno' ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Procuratore generale ((omissis)) che ha chiesto l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza descritta in epigrafe, la Corte di appello di Torino h…

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