Cassazione penale Sez. I sentenza n. 15881 del 16 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:15881PEN

Massima

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Il concorrente che, pur non avendo previsto il fatto più grave, avrebbe potuto rappresentarselo come sviluppo logicamente prevedibile dell'azione concordata, facendo uso della dovuta diligenza in relazione a tutte le circostanze del caso concreto, risponde del reato più grave ai sensi dell'art. 116 c.p. (concorso anomalo). Ciò in quanto il fondamento della responsabilità del concorrente si rinviene nella situazione di necessario affidamento nei confronti della condotta e della volontà dei correi, che gli impone di non sottovalutare il pericolo che i correi, o taluno di loro, abbiano a deviare dall'azione esecutiva concordata, assumendo iniziative autonome per fronteggiare eventuali difficoltà improvvisamente sopravvenute e così realizzando un reato diverso da quello inizialmente previsto. Pertanto, ai fini della responsabilità ex art. 116 c.p., l'evento più grave non deve essere previsto, ma deve essere solo prevedibile, facendo uso della dovuta diligenza, come possibile e logico sviluppo dell'azione concordata, tenuto conto di tutte le circostanze del caso concreto, quali la consapevolezza delle condizioni di salute della vittima e la natura dell'azione programmata. In tali ipotesi, la responsabilità del concorrente per il fatto più grave rispetto a quello concordato, materialmente commesso da un altro concorrente, integra il concorso ordinario ex art. 110 c.p., se il compartecipe ha previsto e accettato il rischio di commissione del delitto diverso e più grave, mentre configura il concorso anomalo ex art. 116 c.p., nel caso in cui l'agente, pur non avendo in concreto previsto il fatto più grave, avrebbe potuto rappresentarselo come sviluppo logicamente prevedibile dell'azione convenuta facendo uso, in relazione a tutte le circostanze del caso concreto, della dovuta diligenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAMPETTI Umberto - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi P. - rel. Consigliere

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1934/2014 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 31/03/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAIAZZO LUIGI PIETRO;

sentite le conclusioni del PG Dott. FRATICELLI Mario, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) del Foro di Benevento.

RILEVATO IN FATTO

Con ordinanza in data 31.3.2014 il Tribunale del riesame di Napoli confermava l'ordinanza …

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