Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1768 del 2011

ECLI:IT:TARMI:2011:1768SENT

Massima

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Il proprietario attuale di un immobile è tenuto all'ordine di demolizione di opere abusive realizzate in precedenza, anche se non responsabile della loro realizzazione, in quanto l'abuso edilizio costituisce un illecito permanente e l'ordine di demolizione ha carattere ripristinatorio, non richiedendo l'accertamento del dolo o della colpa del soggetto. L'ordine di demolizione è un atto vincolato e sufficientemente motivato con la sola affermazione dell'accertata irregolarità dell'intervento, essendo in re ipsa l'interesse pubblico alla rimozione dell'abuso, senza necessità di una specifica motivazione sulle ragioni di interesse pubblico e di una comparazione con gli interessi privati. La mancata comunicazione di avvio del procedimento non inficia la legittimità dell'ordine di demolizione, trattandosi di atto dovuto che non richiede apporti partecipativi. L'acquisizione gratuita al patrimonio comunale dell'opera abusiva non demolita può essere disposta anche nei confronti del proprietario estraneo all'abuso, salvo che risulti in modo inequivocabile la sua completa estraneità al compimento dell'opera abusiva e l'impossibilità di provvedere alla sua demolizione. Il decorso del tempo tra la realizzazione dell'abuso e l'adozione dei provvedimenti sanzionatori non inficia la legittimità di questi ultimi, in quanto l'esercizio del potere di controllo e sanzionatorio in materia urbanistico-edilizia è imprescrittibile. Il dirigente comunale è competente ad adottare i provvedimenti di repressione degli abusi edilizi, essendo atti vincolati rientranti nelle sue attribuzioni.

Sentenza completa

N. 00115/2000
REG.RIC.

N. 01768/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00115/2000 REG.RIC.

N. 02518/2000 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 115 del 2000, proposto da: ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Besana B., via Roma, 16;

contro

Comune di Monza, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Milano, via Larga, 23;

sul ricorso numero di registro generale 2518 del 2000, proposto da: ((omissis)), rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Milano, via Beccaria, 5;

contro

Comune di Monza, rappresentato e difeso…

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