Cassazione penale Sez. I sentenza n. 30735 del 17 luglio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:30735PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve procedere ad un giudizio prognostico di elevata probabilità di colpevolezza, fondato su elementi indiziari ancorati a fatti certi, di natura logica o rappresentativa, che, pur non dimostrando oltre ogni ragionevole dubbio la responsabilità dell'indagato, siano tuttavia idonei a far desumere con elevata valenza probabilistica l'attribuzione del reato al medesimo. Tale valutazione, che non richiede il requisito della precisione e della concordanza degli indizi, ma solo della loro gravità, deve essere congrua e logicamente motivata, senza che possa integrare vizio di legittimità la mera prospettazione di una diversa e, per il ricorrente, più adeguata valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito. Quanto alle esigenze cautelari, il giudice deve motivare in modo adeguato e logico sulla sussistenza di un concreto e attuale pericolo di reiterazione di comportamenti delittuosi, avendo riguardo alle modalità e alla gravità del fatto, nonché alla personalità e alla pericolosità sociale dell'indagato, senza che possa ritenersi sufficiente una mera affermazione generica. Infine, in sede di riesame, il giudice deve motivare in modo completo e immune da vizi logici e giuridici sull'adeguatezza della misura cautelare applicata, spiegando le ragioni per cui ritiene la stessa proporzionata e necessaria rispetto al quadro cautelare delineato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 607/2012 del TRIBUNALE LIBERTA' di CATANZARO, del 05/06/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

sentite le conclusioni del Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha chiesto annullarsi con rinvio l'ordinanza Impugnata per il diniego degli arresti domiciliari, con rigetto per il resto;

preso atto che nessuno e' comparso per il ricorrente.

RITENUTO IN FAT…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.