Il rilascio di un permesso di costruire in sanatoria ai sensi della legge n. 326/2003 non è precluso dal decorso del termine di 90 giorni dalla notifica dell'ordinanza di demolizione, in quanto tale termine non trova applicazione per le procedure di sanatoria straordinaria, che sono disciplinate dalla normativa speciale di cui all'art. 32 della legge n. 326/2003. Inoltre, l'erronea indicazione del piano di ubicazione dell'immobile oggetto di sanatoria, se superata dalla documentazione allegata all'istanza di condono, costituisce un mero errore materiale che non inficia la legittimità del titolo edilizio. L'annullamento in autotutela di un permesso di costruire in sanatoria, adottato oltre il termine di 18 mesi previsto dall'art. 21-nonies della legge n. 241/1990, è illegittimo, in quanto l'Amministrazione non ha adeguatamente motivato in merito alla sussistenza dell'interesse pubblico concreto ed attuale alla rimozione del titolo, diverso dal mero ripristino della legalità, e al bilanciamento con i contrapposti interessi del privato. Conseguentemente, l'ordinanza di acquisizione gratuita al patrimonio comunale dell'immobile, adottata in esecuzione dell'annullamento del permesso di costruire in sanatoria, è illegittima per illegittimità derivata.