Cassazione civile Sez. I sentenza n. 24432 del 30 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:24432CIV

Massima

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Il decreto del tribunale fallimentare emesso in sede di reclamo ex art. 26 L. Fall., che conferma il diniego di autorizzazione al curatore a promuovere un'azione civile, ha natura ordinatoria e non definitiva, esaurendo i suoi effetti all'interno del fallimento quale condizione per il successivo agire in contenzioso del curatore. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso tale decreto è inammissibile, in quanto il provvedimento impugnato non riveste i caratteri della definitività e decisorietà richiesti dall'art. 111 Cost. Ciò in quanto il decreto del tribunale fallimentare si configura come espressione dei poteri amministrativi attribuiti al giudice delegato dalla L. Fall., art. 25, e non come soluzione di controversie su diritti. La declaratoria di inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del giudizio di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIDONE Antonio - Presidente

Dott. FEDERICO Guido - Consigliere

Dott. NAZZICONE Loredana - Consigliere

Dott. VELLA Paola - rel. Consigliere

Dott. FALABELLA Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
(OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che lo rappresenta e difende giusta procura a margine del ricorso;
- ricorrente -
contro
Fallimento (OMISSIS) s.r.l. in liquidazione, in persona curatore (OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS) presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che lo rappresenta e difende unitamente all'avvocato (OMISSIS) giusta procura in calce al ricorso;
- controricorrente -
avverso il decreto del TRIBUNALE di TERNI, depositato …

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