Cassazione penale Sez. I sentenza n. 6931 del 18 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:6931PEN

Massima

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Il delitto di riciclaggio di cui all'art. 648-bis c.p. può avere come presupposto non solo i reati-fine dell'associazione mafiosa di cui all'art. 416-bis c.p., ma anche lo stesso reato associativo, in quanto l'associazione di tipo mafioso può perseguire scopi di profitto e vantaggio ingiusto anche attraverso attività formalmente lecite, conseguite con il metodo mafioso dell'intimidazione, assoggettamento e omertà, senza necessità della commissione di ulteriori reati-fine. Pertanto, ai fini della sussistenza del reato di riciclaggio, non è necessaria l'individuazione puntuale dei reati-presupposto, essendo sufficiente l'accertamento della provenienza delittuosa, anche mediata, della provvista finanziaria oggetto di riciclaggio, attraverso l'esame degli elementi indiziari offerti dall'accusa, senza che sia necessaria la preventiva identificazione di tutti gli elementi costitutivi del reato presupposto. Inoltre, la mancata tracciabilità del denaro è sintomo della sua provenienza illecita e non esclude la configurabilità del reato di riciclaggio, in quanto l'obiettivo delle norme antiriciclaggio è proprio quello di eliminare la traccia della provenienza delittuosa dei capitali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. SILVESTRI Giovanni - Consigliere

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di ROMA;

nei confronti di:

1) ER. BR. , n. il (OMESSO);

2) DI. GI. , n. il (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 31/07/2008 TRIB. LIBERTA' di ROMA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. CAVALLO ALDO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. Montagna Alfredo, il quale ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata.

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