Cassazione penale Sez. II sentenza n. 15651 del 10 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:15651PEN

Massima

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Il sequestro probatorio è legittimo quando il provvedimento del pubblico ministero indica in modo sintetico, ma sufficiente, le norme violate, il fatto contestato, la qualificazione giuridica del reato ipotizzato e le finalità probatorie perseguite, senza che sia necessaria una motivazione analitica e dettagliata, essendo sufficiente che emerga l'astratta possibilità di sussumere il fatto in una determinata ipotesi di reato e l'esistenza di un nesso di pertinenzialità tra la cosa sequestrata e l'illecito penale. Il giudice del riesame non può sindacare la concreta fondatezza dell'accusa, ma deve limitarsi a verificare la legittimità formale del provvedimento, potendo eventualmente mutare la qualificazione giuridica del fatto, senza che ciò infici la validità del sequestro.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. BARTOLINI Francesco - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di;

nei confronti di:

1) VA. LO. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 13/11/2008 TRIB. LIBERTA' di MILANO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. DIOTALLEVI GIOVANNI;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. PASSACANTANDO Guglielmo, che chiede il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Il P.M. presso il Tribunale di Milano ha proposto ricorso per Cass…

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