Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16923 del 20 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:16923PEN

Massima

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Il dolo di estorsione si configura quando l'agente, pur in presenza di una pretesa economica astrattamente suscettibile di tutela giudiziaria, persegue il conseguimento di un profitto nella piena consapevolezza della sua ingiustizia, avvalendosi di minacce e violenze che trascendono chiaramente l'intento di far valere il proprio diritto. Ai fini della distinzione tra il reato di estorsione e quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, assume decisivo rilievo l'esistenza o meno di una pretesa in astratto ragionevolmente suscettibile di essere giudizialmente tutelata: nel primo caso, l'agente non si rappresenta quale impulso del suo operare alcuna facoltà di agire in astratto legittima, ma tende all'ottenimento dell'evento di profitto mosso dal solo fine di compiere un atto che sa essere contra ius, perché privo di giuridica legittimazione; nel secondo caso, l'agente persegue il conseguimento di un profitto nella convinzione non meramente astratta ed arbitraria, ma ragionevole, anche se in concreto infondata, di esercitare un suo diritto. Il concorso di persone nel reato di omicidio preterintenzionale è configurabile quando vi è la partecipazione materiale o morale di più soggetti attivi nell'attività diretta a percuotere o ledere una persona senza la volontà di ucciderla e vi sia un evidente rapporto di causalità tra tale attività e l'evento mortale, essendo sufficiente che ciascun agente abbia conoscenza, anche unilaterale, del contributo recato alla condotta altrui. Il giudice di merito può esprimere un motivato giudizio in contrario avviso rispetto alle conclusioni del perito in ordine all'incidenza di un disturbo psichico sulla capacità di intendere e di volere dell'imputato, purché dia conto in modo accurato e approfondito delle ragioni di tale scelta e del contenuto dell'opinione disattesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/09/2021 della CORTE ASSISE APPELLO di POTENZA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GRAZIA ROSA ANNA MICCOLI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore ODELLO LUCIA, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' dei ricorsi;
udito l'avvocato (OMISSIS), in difesa di (OMISSIS), il quale ha concluso chie…

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