Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 22537 del 21 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:22537PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza è il seguente: Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legittimità sulla motivazione della sentenza impugnata, non può sostituire la propria valutazione dei fatti a quella compiuta dal giudice di merito, salvo che la ricostruzione operata da quest'ultimo risulti manifestamente illogica o contraddittoria. Inoltre, le questioni relative all'applicabilità di cause di non punibilità o di circostanze attenuanti, non dedotte nel giudizio di merito, non possono essere sollevate per la prima volta in sede di legittimità, in ossequio al principio di preclusione stabilito dall'art. 606, comma 3, c.p.p. Il giudice di legittimità è tenuto a verificare la correttezza giuridica e la logicità della motivazione della sentenza impugnata, senza poter sostituire la propria valutazione dei fatti a quella compiuta dal giudice di merito, salvo che quest'ultima risulti manifestamente illogica o contraddittoria. Inoltre, le questioni relative all'applicabilità di cause di non punibilità o di circostanze attenuanti, non dedotte nel giudizio di merito, non possono essere sollevate per la prima volta in sede di legittimità, in ossequio al principio di preclusione stabilito dall'art. 606, comma 3, c.p.p. Tale principio mira a garantire la concentrazione del processo e l'effettività del contraddittorio, impedendo che questioni non tempestivamente sollevate possano essere introdotte per la prima volta in Cassazione, al fine di evitare un ingiustificato aggravio del giudizio di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. TRONCI Andrea - rel. Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/11/2015 della CORTE APPELLO di ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ANDREA TRONCI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Sost. Dott. PIETRO MOLINO, che ha concluso per la declaratoria d'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il difensore di fiducia di (OMISSIS) impugna tempestivamente la sentenza indicata in epigrafe, con cui …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.