Tribunale civile Torino sentenza n. 202 del 19 gennaio 2022

Massima

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L'infermità di mente grave e permanente, che comporta l'incapacità di provvedere ai propri interessi, legittima la pronuncia di interdizione, quale misura di protezione più idonea rispetto all'amministrazione di sostegno, qualora il soggetto non sia in grado di instaurare un'efficace collaborazione con l'amministratore di sostegno a causa della gravità e progressività della patologia. L'interdizione, attribuendo al tutore ampi poteri di sostituzione della persona protetta in materia di assistenza, cura della persona e gestione patrimoniale, assicura una tutela più adeguata rispetto all'amministrazione di sostegno, laddove quest'ultima non risulti sufficiente a garantire una protezione effettiva e completa degli interessi del soggetto incapace. La pronuncia di interdizione è pertanto giustificata quando la persona, a causa della sua grave e permanente infermità di mente, non sia in grado di compiere autonomamente atti di natura personale e patrimoniale, risultando necessaria una rappresentanza integrale da parte di un terzo (tutore) per assicurare una protezione adeguata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
TRIBUNALE ORDINARIO DI TORINO
SEZIONE VII CIVILE
Il Tribunale, composto dagli Ill.mi Signori:
Dott. DANIELA LODOVICA GIANNONE - PRESIDENTE
Dott. PAOLA BOEMIO - GIUDICE
Dott. FEDERICA FRANCESCA LEVRINO - GIUDICE REL.
Ha pronunciato la seguente
SENTENZA
nella causa civile di I Grado iscritta al n. r.g. 10032/2021
avente per oggetto: interdizione
promossa da:
(...) (C.F. (...)) elettivamente domiciliata in VIA V., 2/3 10090 B. rappresentata e difesa dall'avv. FR.DI. in forza di procura
RICORRENTE
contro
(...) (C.F. (...)) nato ad A. (C.) il (...), residente in R. di T. (T.), Via (...)
INTERDICENDO CONTUMACE
e contro
(...) (C.F. (...)) e (...) (C.F. (...)), elettivamente domiciliati in T., corso E. n. 5 rappresentanti e difesi dell'avvocato Mo.Ge. in forza di procura
CONVENUTI
e con l'intervento del Pubblico Ministero
MOTIVI DELLA DECISIONE
Con ricorso dep…

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