Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 1781 del 14 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:1781PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La provocazione, quale causa di esclusione o di attenuazione della responsabilità penale, sussiste quando l'imputato abbia reagito con un'offesa verbale a un fatto ingiusto altrui, che abbia determinato in lui uno stato d'ira tale da compromettere la sua capacità di autodeterminazione. Ai fini del riconoscimento della scriminante, non rileva la natura dell'offesa verbale utilizzata, purché questa sia stata pronunciata in modo istintivo e immediato, a seguito del fatto provocatorio. Inoltre, il giudice di merito deve valutare attentamente la credibilità e l'attendibilità delle dichiarazioni testimoniali, senza basarsi esclusivamente su quelle di un teste ritenuto inaffidabile dal pubblico ministero. Infine, il giudice è tenuto a esaminare e valutare ogni elemento di prova, anche documentale, che possa risultare decisivo ai fini della ricostruzione del fatto e dell'accertamento della responsabilità dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) SA. MA., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 01/12/2005 GIUDICE DI PACE di ABBIATEGRASSO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. PALLA STEFANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. VIGLIETTA Gianfranco, che ha concluso per la conversione del ricorso in appello;

udito il difensore avv. Mazza Ricci Gigliola, in so…

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