Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46837 del 17 dicembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:46837PEN

Massima

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Il giudice per le indagini preliminari, nel valutare la richiesta di misura cautelare avanzata dal pubblico ministero, è vincolato alla descrizione del fatto contenuta nella domanda cautelare, senza poter mutare unilateralmente la qualificazione giuridica del reato contestato. Ciò in quanto il principio della domanda, operante anche in sede cautelare, impone al giudice di attenersi ai limiti dell'imputazione provvisoria formulata dall'accusa, senza poter ampliare o modificare i confini dell'accadimento storico oggetto della richiesta. Pertanto, qualora il fatto descritto dal pubblico ministero non integri gli elementi costitutivi del reato ritenuto dal giudice, questi non può procedere a una diversa qualificazione giuridica, ma deve dichiarare l'inapplicabilità della misura cautelare richiesta. Il giudice è vincolato alla delimitazione del fatto, inteso come accadimento della realtà, i cui confini non possono essere varcati senza incorrere in una violazione del principio della domanda, indiscutibilmente operante in materia cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefan - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

BR. AN. N. IL (OMESSO);

avverso l'ORDINANZA del 26/09/2007 G.I.P. DEL TRIBUNALE di BRINDISI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO OLDI;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. ((omissis)) che ha chiesto il rigetto del ricorso;

Uditi i difensori Avv.ti ((omissis)) e ((omissis)).

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con ordinanza in data 26 settembre 2007 il giudice per le indagini preliminari del…

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