Il Comune, nell'esercizio del potere di autotutela amministrativa sui beni demaniali e sui diritti reali di uso pubblico, può ordinare il ripristino dello stato dei luoghi mediante l'abbattimento o l'arretramento di un muro di proprietà privata che risulti invasivo di una strada comunale, indipendentemente dalla previa adozione di un provvedimento di annullamento del titolo edilizio eventualmente rilasciato per la realizzazione dell'opera. Tale potere di autotutela possessoria, previsto dall'art. 378 della legge n. 2248 del 1865 (All. F), è attribuito al dirigente comunale competente per materia, in applicazione del principio di distinzione tra funzioni di indirizzo politico e funzioni di gestione amministrativa, senza che sia necessaria una specifica e dettagliata motivazione, essendo sufficiente l'accertamento della situazione di fatto di oggettivo pregiudizio del pubblico passaggio. L'esercizio di tale potere non è condizionato dalla titolarità di un diritto reale di uso pubblico sulla strada, essendo sufficiente l'esistenza di una situazione di fatto di utilizzo pubblico del bene, né dalla necessità di rimuovere formalmente il titolo edilizio eventualmente rilasciato, in quanto l'ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi ne determina comunque l'effetto eliminatorio.