Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 1693 del 2008

ECLI:IT:TARLAZ:2008:1693SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di rimozione di un impianto pubblicitario è improcedibile per cessazione della materia del contendere qualora l'amministrazione comunale abbia successivamente adottato un provvedimento che ne dispone il rinnovo del titolo abilitativo, in quanto tale atto sopravvenuto rende privo di interesse il ricorso proposto avverso il precedente provvedimento di rimozione. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio in ragione della sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il provvedimento amministrativo di rimozione di un impianto pubblicitario diviene improcedibile per cessazione della materia del contendere quando l'amministrazione comunale adotta un successivo atto che ne dispone il rinnovo del titolo abilitativo. Ciò in quanto tale atto sopravvenuto rende privo di interesse il ricorso proposto avverso il precedente provvedimento di rimozione. In tali ipotesi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio in ragione della sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente. La massima giuridica si fonda sull'applicazione del principio di cessazione della materia del contendere, in base al quale il giudice deve dichiarare l'improcedibilità del ricorso quando il provvedimento impugnato sia stato successivamente superato da un nuovo atto amministrativo che ne abbia rimosso gli effetti lesivi. Ciò al fine di evitare pronunce meramente dichiarative, prive di utilità pratica per il ricorrente. La compensazione delle spese di giudizio è altresì giustificata dalla sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, a seguito dell'adozione del provvedimento comunale che ha disposto il rinnovo del titolo abilitativo per l'impianto pubblicitario.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER IL LAZIO Sezione Seconda ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso n. 7725/87, proposto da Et. Si. Pu. e Af. s.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso prima dagli avv.ti Gi. Pi. e Ga. Ca., poi dagli avv.ti Al. Ru. e Gu. Ri., presso lo studio dei quali elettivamente domicilia in Ro., via Ca., n. (...); CONTRO Comune di Ro., in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Br. Ce., con il quale elettivamente domicilia negli uffici dell'Avvocatura comunale in Ro., via de. Te. di. Gi., n. (...); PER L'ANNULLAMENTO dell'ordinanza comunale n. 16617, del 6 agosto 1987, successivamente notificata, di rimozione dell'impianto pubblicitario sito in Ro., via Ma., altezza via Co. Visto il ricorso; Visto l'atto di costituzione in giudizio dell'intimata amministrazione; Viste le memorie difensive depositate dalle parti; Vis…

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