Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 16439 del 20 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:16439PEN

Massima

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Il reato di resistenza a pubblico ufficiale sussiste quando l'imputato, in concorso con altri, oppone violenza o minaccia all'operato di un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, anche attraverso l'uso di calci, pugni e il lancio di oggetti contundenti, senza che sia necessaria la prova di una formale opposizione all'atto del pubblico ufficiale, essendo sufficiente che l'imputato abbia agito con la consapevolezza e volontà di ostacolare l'attività del pubblico ufficiale. La motivazione della sentenza di condanna è congrua e corretta in diritto quando si basa su solide evidenze probatorie, come le convergenti dichiarazioni testimoniali che riferiscono dell'aggressione fisica perpetrata dall'imputato nei confronti del pubblico ufficiale in divisa, senza che sia necessario qualificare il fatto come lesioni personali in assenza di una formale opposizione all'atto del pubblico ufficiale. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione delle prove a quella del giudice di merito, essendo preclusa ogni incursione nelle risultanze processuali per giungere a diverse ipotesi ricostruttive dei fatti, dovendo limitarsi a verificare la completezza e la insussistenza di vizi logici ictu oculi percepibili nella motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. BASSI A. - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1456/2013 CORTE APPELLO di L'AQUILA, del 11/10/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/02/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALESSANDRA BASSI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CEDRANGOLO Oscar che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

1. Con sentenza dell'11 ottobre 2013, la Corte d'…

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