Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35496 del 1 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:35496PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legittimità sulla motivazione della sentenza di merito, non può sostituire la propria valutazione delle risultanze probatorie a quella effettuata dal giudice di appello, quando questa risulti logica e congruamente motivata, anche se non condivisa dal ricorrente. Il giudice di merito gode di un ampio margine di discrezionalità nella valutazione delle prove, purché la motivazione sia compatibile con il senso comune e i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento, senza che il giudice di legittimità possa sindacare l'opportunità della decisione adottata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. ARMANO Ulian - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI L'AQUILA;

nei confronti di:

1) MA. AN. , N. IL (OMESSO) C/;

avverso la sentenza n. 6/2008 TRIBUNALE di LANCIANO, del 06/11/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/06/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ULIANA ARMANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che…

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