Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19948 del 19 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:19948PEN

Massima

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Il reato di falsità in attestazione a pubblico ufficiale si configura quando il privato attesta falsamente al pubblico ufficiale fatti relativi alla propria identità, stato o qualità personali, anche se in buona fede, essendo irrilevante la consapevolezza della falsità della dichiarazione. L'errore o la convinzione di aver dichiarato il vero da parte dell'imputato non escludono la sussistenza del reato, in quanto l'elemento soggettivo richiesto è il dolo generico, consistente nella volontarietà della condotta di falsa attestazione, a prescindere dalla consapevolezza della sua antigiuridicità. Pertanto, il giudice non può dichiarare il non luogo a procedere per insussistenza del reato, ai sensi dell'art. 129 c.p.p., sulla base della buona fede o della mancata verifica della perdita della cittadinanza italiana da parte dell'imputato, essendo tali questioni irrilevanti ai fini della configurabilità del delitto di cui all'art. 495 c.p. La possibilità di impugnare la sentenza di patteggiamento per cassazione è, inoltre, limitata ai soli motivi tassativamente indicati dall'art. 448, comma 2-bis, c.p.p., tra i quali non rientra la deduzione dell'insussistenza del reato o dell'elemento soggettivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria T. - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/05/2020 del GIP TRIBUNALE di BRINDISI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MATILDE BRANCACCIO;
letta la requisitoria scritta del Sostituto Procuratore Generale Dott. Cesqui Elisabetta, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la decisione in epigrafe, il GIP del Tribunale di Brindisi, ai sensi dell'articolo 444 c.p.p., ha applicato la pena di mesi cinque e giorni dieci di rec…

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