Il requisito del servizio svolto per almeno 30 giorni nel medesimo profilo professionale, introdotto dal D.M. 75/2001 per l'inserimento nelle graduatorie provinciali ad esaurimento per il conferimento delle supplenze al personale ATA, è legittimo e ragionevole. Tale requisito, pur non previsto espressamente dalla legge delega (art. 4, comma 11, L. 124/1999), rientra nell'ambito della discrezionalità regolamentare attribuita all'Amministrazione per disciplinare le modalità di formazione delle graduatorie, al fine di valorizzare la professionalità acquisita dagli aspiranti. La limitazione non è irragionevole, in quanto non esclude la possibilità per i privi di tale requisito di essere inseriti nella terza fascia delle graduatorie. Pertanto, il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'Amministrazione, nell'esercizio della propria discrezionalità regolamentare, può legittimamente subordinare l'inserimento nelle graduatorie provinciali ad esaurimento per il conferimento di supplenze al personale ATA al possesso di un periodo minimo di servizio prestato nel medesimo profilo professionale, al fine di valorizzare la professionalità acquisita, purché tale requisito non precluda l'accesso ad altre fasce o elenchi.