Cassazione penale Sez. II sentenza n. 9296 del 9 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:9296PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti si configura quando sussistono i seguenti elementi: a) l'esistenza di un gruppo di persone consapevolmente aggregate per il compimento di una serie indeterminata di reati in materia di stupefacenti; b) l'organizzazione di attività personali e di beni economici per il perseguimento del fine illecito comune, con l'assunzione dell'impegno di apportarli anche in futuro per attuare il piano permanente criminoso; c) l'apporto individuale apprezzabile e non episodico di almeno tre associati, che integri un contributo alla stabilità dell'unione illecita. Tali elementi possono essere desunti da una valutazione complessiva e logica degli elementi indiziari, senza che sia necessaria la prova dell'effettiva realizzazione delle condotte criminose programmate, essendo sufficiente l'accertamento dell'accordo associativo e della disponibilità del singolo a parteciparvi. L'articolo 115 c.p., che esclude la punibilità in caso di mancata realizzazione del reato oggetto dell'accordo, non trova applicazione nel caso di accordo per la cessione di sostanze stupefacenti, in quanto la "offerta" di droga costituisce reato di pericolo presunto per scelta di politica criminale del legislatore, rientrando tra le eccezioni legislative espressamente previste dalla norma.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - rel. Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GA. VI. N. IL 02/01/1972

avverso l'ordinanza n. 508/2011 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 03/06/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO GENTILE;

lette/sentite le conclusioni del PG.

Udito il Sostituto Procuratore Generale dott. Delehaye Enrico che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il Difensore Avv. Mi. Io. Ro. in sosti…

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