Cassazione penale Sez. I sentenza n. 36867 del 11 ottobre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:36867PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La continuazione tra più reati non può essere riconosciuta quando, pur in presenza di una prossimità temporale e spaziale delle condotte, nonché di una sostanziale identità del modus operandi, i reati risultino eterogenei per natura degli interessi giuridici lesi e per le circostanze fattuali in cui sono stati commessi, denotando piuttosto uno stile di vita deviante del condannato anziché un unitario disegno criminoso. In tali casi, il giudice dell'esecuzione può legittimamente escludere l'applicabilità dell'istituto della continuazione, in assenza di elementi concreti che dimostrino una effettiva correlazione tra i diversi episodi delittuosi e la condizione di tossicodipendenza o altra situazione personale del reo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 11/06/2020 del TRIBUNALE di TERAMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PALMA TALERICO;
lette le conclusioni del PG, Dott. FIMIANI Pasquale, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza dell'11 giugno 2020, il Tribunale di Teramo, in funzione di giudice dell'esecuzione, rigettava la richiesta formulata nell'interesse di (OMISSIS) tendente a ottenere l'applicazione della disc…

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