Cassazione penale Sez. I sentenza n. 39565 del 30 agosto 2017

ECLI:IT:CASS:2017:39565PEN

Massima

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La condotta di chi, pur non essendo organicamente inserito in associazioni mafiose, agisce con metodi mafiosi, può essere ritenuta sussumibile nell'aggravante di cui all'art. 7 del d.l. n. 152 del 1991, a condizione che il comportamento posto in essere, per le sue modalità intrinseche e per l'intento perseguito, sia idoneo a esercitare una particolare coartazione psicologica sui soggetti passivi, rientrante nella tipologia di intimidazione derivante dall'organizzazione criminale, anche in assenza della concreta operatività di quest'ultima. Ciò in quanto la possibilità di riferire l'aggravante a chi non sia partecipe di un sodalizio mafioso è subordinata ad un rigoroso accertamento, da condurre in maniera oggettiva, del contesto in cui si svolge l'azione e delle caratteristiche del comportamento adottato, il quale deve essere tale da evocare dietro di sé l'esistenza di consorterie amplificatrici della valenza criminale e della temibilità del singolo reato commesso. Pertanto, l'applicazione dell'aggravante in questione non richiede necessariamente l'appartenenza dell'agente a un'organizzazione mafiosa, essendo sufficiente che la condotta, per le sue modalità intrinseche e per l'intento perseguito, sia idonea a incutere un particolare timore e a scoraggiare ulteriori apporti collaborativi con gli inquirenti, in violazione del codice di comportamento che prescrive solidarietà ed omertà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico Giusep - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso la sentenza n. 686/2015 della Corte di Appello di Messina in data 25.01.2016;
Visti gli atti e il ricorso;
Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MINCHELLA Antonio;
udite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Dott. DE MASELLIS Mariella, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Con sentenza in data 03.04.2015 il Tri…

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