Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35952 del 16 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:35952PEN

Massima

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Il reato di ricettazione, anche nella forma attenuata, si prescrive nel termine di dieci anni a decorrere dalla data di commissione del reato, tenuto conto delle sospensioni e delle interruzioni del termine prescrizionale. La Corte di Cassazione, nel giudizio di legittimità, non deve stabilire se la decisione di merito proponga la migliore ricostruzione possibile dei fatti, né deve condividerne la giustificazione, ma deve limitarsi a verificare se tale giustificazione sia compatibile con il senso comune e con i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento. Ai fini dell'applicazione della disciplina transitoria in materia di prescrizione, è necessario e sufficiente che sia intervenuta la lettura del dispositivo della sentenza di primo grado. La mancata indicazione, in modo chiaro e preciso, degli elementi posti a base della censura relativa ai vizi della motivazione determina l'inammissibilità del relativo motivo di ricorso per difetto di specificità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. BARTOLINI Francesco - Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. RENZO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Av. Gi. (nato il (OMESSO));

Zi. Lu. (nato il (OMESSO));

avverso la sentenza della Corte di appello di Palermo, sezione 1 penale, in data 05.12.2005;

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Dott. TADDEI ((omissis));

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale Dott. LO VOI Francesco, il quale ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

C…

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