Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 903 del 2023

ECLI:IT:TARLE:2023:903SENT

Massima

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Il Comune, in presenza di una contestazione di illecito amministrativo da parte della Polizia di Stato che accerta l'esercizio abusivo di un'attività di somministrazione di alimenti e bevande in un'area pubblica, può legittimamente ordinare la cessazione immediata di tale attività, anche in assenza di un previo provvedimento di revoca o annullamento di eventuali titoli autorizzativi precedentemente rilasciati, qualora l'attività concretamente svolta si configuri, sulla base degli elementi di fatto accertati, come una vera e propria attività di esercizio pubblico con somministrazione assistita, avente carattere prevalente e funzionale rispetto alla mera attività di vendita e somministrazione non assistita. Ciò in quanto l'ordinanza di cessazione, adeguatamente motivata anche per relationem, risulta pienamente conforme alle previsioni normative di cui all'art. 17-ter, comma 3, del R.D. n. 773/1931 e all'art. 61, comma 3, della Legge Regionale Pugliese n. 24/2015, che impongono all'autorità competente di ordinare la cessazione dell'attività condotta in assenza della prescritta autorizzazione. La legittimità dell'ordinanza non viene meno per il solo fatto che in precedenza siano stati rilasciati titoli autorizzativi per l'esercizio di una diversa attività, qualora l'attività concretamente svolta si discosti in modo sostanziale da quella autorizzata, configurandosi come un'attività abusiva di somministrazione assistita di alimenti e bevande. In tali casi, l'amministrazione è tenuta a intervenire per far cessare l'attività abusiva, a prescindere dalla pregressa esistenza di titoli autorizzativi, al fine di ripristinare la legalità e tutelare l'interesse pubblico.

Sentenza completa

Pubblicato il 13/07/2023

N. 00903/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00156/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Terza

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 156 del 2020, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato Danilo Lorenzo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero dell'Interno - Commissariato di P.S. di Gallipoli, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Lecce, domiciliata
ex lege
in Lecce, piazza S. Oronzo;
Comune di Gallipoli, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Anita Stefanelli, con domicilio digitale come da PEC da Regist…

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