Cassazione penale Sez. I sentenza n. 22228 del 7 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:22228PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale di un soggetto sottoposto a misura di sicurezza non può fondarsi esclusivamente sulla valutazione della sua condizione clinica e patologica, ma deve necessariamente considerare anche gli elementi indicati dall'art. 133 c.p., quali la gravità del reato commesso, i motivi che lo hanno determinato e la sua personalità. Il giudizio di pericolosità sociale ha natura dinamica e prognostica, orientata al futuro, e non può conformarsi a mere congetture, ma deve ancorarsi ai parametri espressamente previsti dalla legge. Pertanto, il provvedimento che dispone la proroga di una misura di sicurezza deve adeguatamente valutare, oltre agli aspetti clinici, anche la rielaborazione positiva compiuta dal soggetto in relazione alla propria patologia e ai reati commessi, nonché la tipologia e la gravità degli stessi, al fine di formulare una prognosi criminale fondata sui criteri normativamente stabiliti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/07/2020 del TRIB. SORVEGLIANZA di CATANIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ANTONIO CAIRO;
lette/sentite le conclusioni del PG;
Letta la requisitoria del Dott. VIOLA ALFREDO POMPEO, sostituto procuratore generale della Repubblica presso questa Suprema Corte di cassazione che ha chiesto l'annullamento dell'ordinanza impugnata, con rinvio al Tribunale di sorveglianza di Catania per nuovo giudizio.
RI…

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