Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso per l'ottemperanza di una sentenza della Corte d'Appello che aveva condannato la Regione Abruzzo al pagamento di somme a favore del ricorrente, ha rilevato l'inammissibilità del ricorso per vizio della notificazione. Secondo il Tribunale, la notifica del ricorso avverso la Regione Abruzzo, che aveva deciso di avvalersi del patrocinio dell'Avvocatura dello Stato, doveva essere eseguita presso l'Avvocatura distrettuale dello Stato nel cui distretto ha sede l'autorità giudiziaria adita, e non presso la sede reale della Regione. L'omessa notifica presso l'Avvocatura distrettuale determina la nullità della notifica, rendendo il ricorso inammissibile. Il Tribunale ha quindi affermato il principio secondo cui, quando una Regione a statuto ordinario abbia deciso di avvalersi del patrocinio dell'Avvocatura dello Stato, la notifica di un ricorso giurisdizionale nei suoi confronti deve essere eseguita presso l'Avvocatura distrettuale dello Stato nel cui distretto ha sede l'autorità giudiziaria adita, a pena di inammissibilità del ricorso per nullità della notificazione. Tale obbligo di notifica presso l'Avvocatura distrettuale dello Stato sussiste anche in assenza di un conflitto di interesse, anche solo potenziale, tra la Regione e lo Stato.