Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 18210 del 2 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:18210PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso, caratterizzata dall'utilizzo della forza di intimidazione del vincolo associativo e dalla condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, può essere desunta da gravi indizi di colpevolezza, quali la presenza dell'indagato in riunioni tra affiliati in luoghi riservati, il suo coinvolgimento in discussioni riguardanti l'operatività del sodalizio criminale in diverse aree geografiche, anche all'estero, e il riferimento a nascondigli di armi e altri mezzi illeciti. Tali elementi, valutati nel loro complesso e in maniera logica e coerente, possono integrare il fumus commissi delicti necessario per l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, senza che il giudice di legittimità possa sindacare la ricostruzione fattuale operata dai giudici di merito, salvo vizi di manifesta illogicità o errori giuridici. Inoltre, in presenza di tali gravi indizi di colpevolezza, opera la presunzione di adeguatezza e proporzionalità della custodia cautelare in carcere, senza che il giudice debba procedere a un'ulteriore verifica della concretezza e attualità delle esigenze cautelari, a meno che il ricorrente non fornisca elementi idonei a superare tale presunzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TRONCI Andrea - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - rel. Consigliere

Dott. AMOROSO Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 10/11/2018 del Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Ercole Aprile;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Dall'Olio Marco, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito per l'indagato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chied…

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