Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, realizzato mediante l'utilizzo di documentazione falsa per procurare l'ingresso nel territorio nazionale di più persone straniere in violazione delle norme sull'immigrazione, costituisce reato anche quando il soggetto agente non rivesta un ruolo apicale nell'organizzazione, essendo sufficiente il suo contributo causale all'illecito, indipendentemente dall'esito positivo dell'ingresso di un solo straniero. L'aggravante della commissione del fatto da tre o più persone, nonché dell'utilizzo di documenti contraffatti, sussiste anche quando alcuni dei concorrenti non siano stati identificati o siano stati assolti per cause diverse dalla mancanza dell'elemento soggettivo, essendo sufficiente l'accertamento giurisdizionale della responsabilità di almeno tre soggetti. La mera incertezza sull'esatta trascrizione del nome dell'imputato non determina nullità della sentenza, purché l'identità fisica della persona sia stata accertata con certezza.