Cassazione penale Sez. I sentenza n. 53418 del 24 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:53418PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno può essere applicata al soggetto ritenuto socialmente pericoloso in ragione di numerosi precedenti penali definitivi per reati contro il patrimonio, anche se risalenti nel tempo, qualora permangano elementi indicativi dell'attualità della pericolosità sociale, quali la commissione di ulteriori reati contro il patrimonio e condotte di evasione dagli obblighi imposti dall'autorità, nonché l'assenza di attività lavorativa e di redditi leciti. Il ricorso in Cassazione avverso il provvedimento che applica tale misura di prevenzione è ammesso esclusivamente per violazione di legge, essendo precluso il sindacato sulla motivazione, salvo il caso di motivazione inesistente o meramente apparente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONITO Francesco M. S. - Presidente

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 10/10/2016 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. STEFANO APRILE;
lette le conclusioni del PG Dr. DE MASELLIS Mariella che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con il provvedimento impugnato, la Corte d'appello di Firenze ha confermato il decreto del Tribunale di Lucca in data 7 luglio 2015 con il quale e' stata applicata a …

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