La mancanza di conformità urbanistica di un immobile oggetto di compravendita costituisce un onere o un vincolo che limita il godimento del bene da parte dell'acquirente, e abilita quest'ultimo all'esperimento dei rimedi di cui all'art. 1489 c.c. in materia di oneri e diritti altrui gravanti sulla cosa venduta. Tuttavia, l'azione di riduzione del prezzo ex art. 1489 c.c. non può essere esercitata qualora, a seguito di un procedimento di regolarizzazione urbanistica, sia venuta meno la situazione di pericolo relativa all'intervento sanzionatorio dell'autorità amministrativa, essendo tale condizione essenziale per l'ammissibilità della suddetta azione. Inoltre, il pagamento di oneri derivanti da procedimenti di regolarizzazione urbanistico-edilizia, di cui il venditore abbia fatto menzione nell'atto di compravendita, non rientra nell'ambito di applicazione dell'art. 1489 c.c., in quanto non si tratta di pesi che limitano il libero godimento del bene venduto. Infine, le spese notarili relative alla rivendita del bene da parte dell'acquirente non sono causalmente addebitabili al venditore, in quanto, ai sensi dell'art. 1475 c.c., le spese della compravendita sono a carico dell'acquirente.