Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17049 del 17 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:17049PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la responsabilità penale dell'imputato per il reato di minaccia aggravata, esclude la sussistenza di cause di giustificazione, come l'esercizio di un diritto, in relazione alla peculiarità del fatto e all'uso di minaccia aggravata, rilevando che la materia dell'affidamento dei figli minori è devoluta al prudente apprezzamento del giudice. Pertanto, il giudice di merito, nel ritenere la responsabilità dell'imputato, ha adeguatamente motivato in chiave negativa le pretese dell'imputato, trattandosi di questione di merito che si sottrae al sindacato di legittimità. Inoltre, l'apprezzamento della gravità della minaccia e l'assetto sanzionatorio, con la prevalenza delle attenuanti generiche sulla contestata aggravante e l'irrogazione della pena pecuniaria, rientrano nell'ambito del giudizio di merito, insindacabile in sede di legittimità, salvo i casi di manifesta illogicità o irragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. BRUNO Paol - rel. Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Campobasso del 05/02/2013.

Visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione del consigliere ((omissis)) BRUNO;

sentito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. D'AMBROSIO Vito che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso;

sentito, altresi', l'avv. (OMISSIS), che ne ha chiesto, invece, l'accogli…

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