Consiglio di Stato sentenza n. 1397 del 2013

ECLI:IT:CDS:2013:1397SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo oggetto di impugnazione, una volta sostituito da un nuovo provvedimento regionale anch'esso impugnato e confermato dal giudice amministrativo con sentenza passata in giudicato, determina la sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente originaria, rendendo il ricorso in appello improcedibile. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che, in presenza di una successione di provvedimenti amministrativi che incidono sulla medesima fattispecie, il venir meno dell'interesse all'impugnazione del primo provvedimento per effetto dell'adozione di un nuovo provvedimento, determina l'improcedibilità del ricorso proposto avverso il provvedimento originario. Ciò in quanto il mutamento della situazione giuridica sostanziale, determinato dall'adozione del nuovo provvedimento, fa venir meno l'interesse all'annullamento del precedente atto, essendo ormai privo di effetti. Il principio di diritto trova applicazione anche nel caso in cui il nuovo provvedimento sia stato a sua volta impugnato e confermato dal giudice amministrativo con sentenza passata in giudicato, in quanto tale circostanza rafforza ulteriormente la sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente originaria. In tali ipotesi, le spese del giudizio di appello possono essere compensate in relazione all'andamento complessivo della vicenda processuale nei diversi gradi di giudizio.

Sentenza completa

N. 04020/2003
REG.RIC.

N. 01397/2013REG.PROV.COLL.

N. 04020/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4020 del 2003, proposto da:
Regione Puglia, rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, corso Trieste, n. 88;

contro

Comune di Nardò, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via L. Mantegazza n. 24;

nei confronti di

A.U.S.L. Lecce n. 1;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. PUGLIA - SEZ. STACCATA DI LECCE: SEZIONE II n. 00793/2003, resa tra le parti, concernente piano di riordino della rete ospedaliera;

Visti il ricorso in appello e i relativi allega…

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