Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40859 del 7 settembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:40859PEN

Massima

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Il reato di truffa si prescrive nel termine ordinario di prescrizione, che decorre dalla data di commissione del fatto e può essere sospeso per i periodi previsti dalla legge, determinando l'estinzione del reato quando il termine complessivo di prescrizione è maturato. Il giudice, accertata la prescrizione, deve annullare la sentenza senza rinvio, confermando tuttavia le statuizioni civili. La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: Il reato di truffa si prescrive nel termine ordinario di prescrizione, che decorre dalla data di commissione del fatto e può essere sospeso per i periodi previsti dalla legge, determinando l'estinzione del reato quando il termine complessivo di prescrizione è maturato. Il giudice, accertata la prescrizione, deve annullare la sentenza senza rinvio, confermando tuttavia le statuizioni civili. La prescrizione del reato di truffa opera secondo il termine ordinario previsto dalla legge, che decorre dalla data di commissione del fatto e può essere sospeso per i periodi stabiliti dalla normativa. Quando il termine complessivo di prescrizione risulta maturato, il giudice deve dichiarare l'estinzione del reato e annullare la sentenza senza rinvio, pur confermando le statuizioni civili già adottate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - rel. Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. DE SANTIS Annamaria - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3715/16 della Corte d'appello di Bologna, 3a sezione penale, del 05.07.2016;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere TADDEI Margherita B.;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, CUOMO Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
MOTIVI DELLA DECISIONE
Con sentenza in data, la Corte di appello di Bologna, in…

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