Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28370 del 7 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:28370PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare il ricorso avverso l'ordinanza del tribunale del riesame che ha confermato l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, è tenuto a verificare esclusivamente la congruità e la logicità della motivazione in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, senza poter sindacare nel merito l'interpretazione e la valutazione delle risultanze probatorie, in particolare delle intercettazioni telefoniche, atteso che tale apprezzamento rientra nella competenza esclusiva del giudice di merito. Inoltre, la questione relativa alla retrodatazione della decorrenza dei termini di custodia cautelare può essere dedotta nel procedimento di riesame solo a condizione che, per effetto della retrodatazione, al momento dell'emissione della successiva ordinanza cautelare il termine di durata complessivo sia già scaduto, non essendo sufficiente la mera allegazione della connessione tra i reati contestati. In tali ipotesi, l'omesso esame di tale eccezione da parte del tribunale del riesame deve ritenersi implicitamente rigettato, qualora la sua rilevanza risulti subordinata all'accoglimento del motivo principale relativo all'insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, che sia stato invece respinto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. PAZZI Alberto - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 07/01/2017 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere GIOVANNI ARIOLLI;
sentite le conclusioni del PG PERLA LORI che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO
1. Il difensore di (OMISSIS) ricorre per cassazione
avverso l'ordinanza emessa dal Tribunale di Palermo in data 7/1/2017 (dep. 6/2/2017), con cui e' stata respinta la richiesta di riesame avverso il …

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