Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione all'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti può essere desunta non solo dalla prova diretta della condivisione del programma criminoso e della consapevolezza di farne parte, ma anche dalla reiterazione di condotte di cessione o detenzione di stupefacenti, dalla ripartizione dei ruoli tra i partecipi, dalla continuità temporale del vincolo criminale e dalla capacità di intendersi rapidamente nonostante l'utilizzo di un linguaggio criptico e convenzionale, elementi tutti idonei a dimostrare l'effettiva adesione dell'imputato al sodalizio criminoso. Inoltre, la competenza per territorio del tribunale distrettuale si estende anche ai reati connessi a quelli di cui all'art. 51 comma 3-bis c.p.p., in virtù della vis attractiva di tali fattispecie, a prescindere dalla qualificazione giuridica dei singoli reati contestati agli imputati.