Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12849 del 5 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:12849PEN

Massima

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Il possesso e l'utilizzo di un documento d'identità falso, recante la foto del possessore con false generalità, integra il reato di cui all'art. 497-bis, comma 2, c.p., a prescindere dall'accertamento del luogo in cui è avvenuta la contraffazione del documento, in quanto tale condotta rientra nella previsione normativa della detenzione o dell'uso non personale del documento contraffatto, a differenza del possesso per uso meramente personale, che integra la fattispecie meno grave di cui al comma 1 della medesima disposizione. Tuttavia, per il reato di contraffazione di una patente di guida straniera di cui agli artt. 477 e 482 c.p., la sola circostanza che il documento contraffatto sia stato utilizzato in Italia non è sufficiente a fondare la competenza giurisdizionale del giudice italiano, essendo necessario accertare in modo certo il luogo in cui è avvenuta la contraffazione, non potendosi presumere tale elemento in assenza di adeguata prova. Pertanto, la motivazione che si limiti a fare riferimento all'utilizzo del documento falso in territorio italiano, senza alcun accertamento circa il luogo della contraffazione, risulta illogica e carente, comportando l'annullamento della sentenza con rinvio ad altra sezione della Corte d'appello per un nuovo esame sul punto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia Rosa An - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 1/12/2020 della Corte d'appello di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Pistorelli Luca;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. LOY M. Francesca, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte d'appello di …

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