Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23557 del 5 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:23557PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La disciplina transitoria introdotta dalla legge n. 251 del 2005, che limita l'applicazione della nuova normativa sulla decorrenza della prescrizione per il reato continuato ai soli procedimenti per i quali non si era ancora aperto il dibattimento di primo grado, è costituzionalmente legittima. Tale scelta del legislatore, volta ad evitare la dispersione delle attività processuali già svolte secondo i precedenti termini di prescrizione, non viola i principi di uguaglianza e di irretroattività della legge penale più sfavorevole, in quanto ragionevole e non configurante un'ipotesi di abolitio criminis. Pertanto, la nuova disciplina sulla decorrenza della prescrizione per il reato continuato non trova applicazione nei processi pendenti in appello o in cassazione al momento dell'entrata in vigore della riforma, essendo la relativa disciplina transitoria conforme a Costituzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. BARTOLINI Francesco - Consigliere

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - rel. Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ma. St. ;

M. S. ;

M. S. ;

avverso la sentenza 5.5.05 della Corte d'Appello di Cagliari;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita in pubblica udienza la relazione del Consigliere Dott. MANNA Antonio;

udito il Procuratore Generale nella persona del Dott. DI CASOLA Carlo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udita la difesa di parte …

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